PRC. Il Comune di Modena ricompri le Farmacie Comunali a tutela dell’interesse pubblico...

3 Dicembre 2018 di
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Comunicati, Sanità e Salute

PRC: IL COMUNE DI MODENA RICOMPRI LE FARMACIE COMUNALI A TUTELA DELL’INTERESSE PUBBLICO Quando nel 2015 le farmacie comunali furono privatizzate dalla giunta Muzzarelli e cedute a Coop Estense contestammo quella scelta sostenendo che quel settore da bene comune diventava bene privato arrecando un danno alla collettività. Parlavamo di danno perché le farmacie comunali erano capaci di esercitare un importante ruolo di calmieramento dei prezzi e perché con la loro vendita il Comune di Modena faceva cassa ma rinunciava per sempre alle entrate costanti che le Farmacie comunali garantivano. Oggi che la crisi economica sta colpendo pesantemente anche Coop Estense, le Farmacie che un tempo erano comunali non solo non sono più un bene pubblico, ma diventano strumento di speculazione nella dismissione da parte di Coop Estense dell’intero asset farmaceutico. Fummo facili profeti, purtroppo...

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La lotta dei lavoratori uniti paga sempre: sbloccati i pagamenti in Ausl Modena...

6 Novembre 2018 di
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Comunicati, Lavoro, Sanità e Salute

E’ passato poco più di un mese dall’avvio della vertenza con l’Azienda Usl di Modena, alla quale Rifondazione Comunista ha dato il suo appoggio, e oggi è stato raggiunto l’accordo per lo sblocco dei pagamenti previsti dal contratto aziendale. Ad annunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno guidato la protesta dei lavoratori. L’accordo prevede che il pagamento del saldo di produttività riferito al 2017 avvenga immediatamente con accredito in banca il 12 novembre. Le progressioni economiche orizzontali verranno pagate, con anche gli arretrati, con la busta paga ordinaria che verrà emessa il 27 novembre. E’ stata raggiunta anche l’intesa per lo sblocco del rateo mensile della produttività, con un accordo che salvaguarda la rateazione su base mensile con i criteri fino ad ora utilizzati. Quindi non ci sarà nessun sistema...

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I ritardi dell’Ausl non penalizzino i lavoratori...

27 Ottobre 2018 di
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Comunicati, Lavoro, Sanità e Salute

I ritardi della direzione aziendale Ausl Modena non possono penalizzare più di 4.000 lavoratori   Apprendiamo dai comunicati congiunti delle sigle sindacali FP-CGIL FP-CISL UIL-FPL che la Direzione Azienda USL di Modena non intende rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione del contratto aziendale del 19 luglio scorso. Più di 4.000 lavoratori appartenenti al comparto sanità, quindi infermieri, tecnici sanitari, autisti di ambulanze, assistenti sanitari ecc… non percepiranno il saldo della produttività 2017. Da ottobre si troveranno in busta paga da 90 a 160 euro medi in meno, non potranno accedere al passaggio di fascia per il quale hanno sostenuto una selezione interna basata su anzianità e test di conoscenza professionale e non vedranno pagato il bonus che l’Azienda aveva garantito a fronte delle eccellenti performances ottenute nel 2017, certificate anche dall’Assessorato alla Sanità...

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Punti nascita, Governo e Regione sono sicuri che la chiusura sia la strada giusta?...

30 Ottobre 2017 di
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Comunicati, Sanità e Salute

Registriamo con tristezza e preoccupazione il primo caso di complicanze gestazionali che avviene dopo la chiusura del punto nascita di Pavullo. Una giovane madre di Pavullo è stata ricoverata d’urgenza a Sassuolo a causa del distacco della placenta. Nonostante il cesareo eseguito il neonato è morto, e a lei e alla sua famiglia vanno le nostre condoglianze e il nostro abbraccio in questo momento di dolore. Leggiamo, nel comunicato dell’Ospedale di Sassuolo che “la tempestività dell’intervento del 118 e la presenza dell’équipe specialistica dell’Ospedale di Sassuolo hanno consentito di poter mettere in atto tutte le più idonee procedure per salvaguardare le condizioni cliniche della mamma, da cui dipendono quelle fetali, nei tempi e nel luogo più idoneo per l’assistenza di entrambi.” L’Ospedale aggiunge che l’accaduto “conferma quanto, nonostante le tante semplificazioni o peggio strumentalizzazioni...

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No alla chiusura del punto nascita di Pavullo e alla guerra tra poveri in sanità...

9 Ottobre 2017 di
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Comunicati, Diritti, Sanità e Salute

Se la montagna piange la bassa non ride. La decisione di lasciare aperto il punto nascita di Mirandola non è una vittoria ma solo una tregua Nel 2016 il punto nascita di Pavullo non ha raggiunto il numero di 500 parti/anno, il parametro fissato come minimo per garantire gli standard richiesti per gestire un parto in sicurezza. Mentre le ricerche psicosociali sono intente a sviluppare e addirittura a superare  il concetto di benessere, le politiche del welfare continuano la loro folle corsa verso la cultura del malessere, tendendo sempre di più a ricondurre tutto ai numeri. Le lotte delle donne negli anni ’70 e ’80 avevano ottenuto eccellenti esperienze per la cura e la gestione di uno dei momenti più importanti nella vita di ogni persona, la nascita. L’atto del generare, il momento del...

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Referendum ospedale Mirandola: vittoria ai punti

17 Dicembre 2015 di
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Sanità e Salute

Comunicato stampa a commento del voto sul referemdum per l’ospedale di Mirandola di domenica 13 dicembre 2015. REFERENDUM MIRANDOLA: QUORUM NON RAGGIUNTO, MA AI REFERENDARI VA LA “VITTORIA AI PUNTI”  Non è stato raggiunto il quorum, ma un’affluenza del 44,06% al referendum per l’ospedale di Mirandola è un risultato straordinario. Se poi consideriamo l’ostilità dell’Amministrazione, l’invito al non voto del Pd e il disimpegno di Forza Italia e Lega Nord si può dire che ai referendari va la “vittoria ai punti” di questa pagina di democrazia dal basso. Chi ha lavorato per l’astensione si trova con quasi metà Mirandola alle urne e una vittoria schiacciante dei sì. Chi voleva una scarsa affluenza per avere le mani libere in materia di sanità si trova una Mirandola molto attenta al futuro dell’ospedale e una bassa modenese...

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Il referendum per l’ospedale è dei mirandolesi...

12 Dicembre 2015 di
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Sanità e Salute

Risposta di Rifondazione Comunista all’invito all’astensione del Pd di Mirandola al referendum di domenica 13 dicembre 2015 RIFONDAZIONE COMUNISTA: IL REFERENDUM PER L’OSPEDALE É DEI MIRANDOLESI E NON PUÓ ESSERE “SEQUESTRATO” DAL PD Il referendum per l’ospedale di Mirandola non è del M5S e non é di Rifondazione Comunista, e non può nemmeno essere sequestrato dal Partito democratico. ll referendum per l’ospedale di Mirandola è dei mirandolesi che hanno firmato per ottenerlo e dei mirandolesi che domenica 13 dicembre si recheranno alle urne. L’invito all’astensione da parte del Pd è irricevibile, perché nasconde l’obiettivo di una bassa affluenza per avere le mani libere in materia di sanità ed evitare di prendere impegni vincolanti nei confronti degli elettori. Noi invece crediamo che attraverso il referendum i mirandolesi abbiano la possibilità di ribadire alla politica locale...

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PRC vota sì al referendum ospedale di Mirandola

30 Novembre 2015 di
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Sanità e Salute

Comunicato stampa sul referendum consultivo sull’ospedale di Mirandola del 13 dicembre 2015 REFERENDUM PER L’OSPEDALE DI MIRANDOLA: RIFONDAZIONE COMUNISTA INVITA ALLA PARTECIPAZIONE E A VOTARE SÍ  Il 13 dicembre gli elettori di Mirandola hanno l’opportunità di dimostrare alla politica modenese e regionale che tengono al loro ospedale, che sono stanchi del progressivo impoverimento dei servizi sanitari e che vogliono una sanità di qualità per tutti i cittadini della bassa modenese. È questo il messaggio politico che il comitato promotore del referendum vuole lanciare, ed è per questo che Rifondazione Comunista invita i cittadini a recarsi alle urne e a votare sì. Dopo anni di promesse non mantenute e di impoverimento della sanità ora i cittadini hanno l’opportunità di riprendersi la parola. Per questo invitiamo tutti i residenti nella bassa modenese a firmare la petizione...

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Bonaccini tieni giù le mani dalla sanità pubblica...

13 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Diritti, Partito, Sanità e Salute

BONACCINI TIENI GIU’ LE MANI DALLA SANITA’ PUBBLICA Privatizzazioni e tagli: è questa la tanto annunciata innovazione che Bonaccini vuole portare nella sanità emiliano-romagnola, e troverà la massima opposizione di Rifondazione Comunista. L’intenzione degli assessori Venturi e Gualmini di aprire le porte della sanità pubblica emiliano-romagnola ai privati è inaccettabile e indica come la nuova giunta regionale si muova seguendo la stessa politica di privatizzazioni del governo Renzi. L’assessore Venturi accusa i sindacati a superare “pregiudizi e ideologie” e la vicepresidente Gualmini ritiene la privatizzazione “una via obbligata”. Venturi è un amministratore paradossale: sceglie l’Azienda Usl quando si tratta di decidere tra l’indennità da assessore e lo stipendio (più alto) da dirigente della sanità pubblica, ma fa l’elogio dei privati quando si tratta di noi cittadine e cittadini. La realtà è che vittima dell’ideologia...

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