Carpi, Referndum Aimag: il Pd rispetti l’esito del voto

11 Settembre 2017 by

Il 97% dei carpigiani che si sono recati alle urne nel referendum (vedi l’esito del voto) per fermare la privatizzazione di Aimag ha chiaramente detto che la società non può essere ceduta ad Hera e che i servizi, a partire dall’acqua, devono rimanere pubblici e non possono essere oggetto di lucro.

Questa, secondo Rifondazione Comunista, è la corretta interpretazione del voto, e invitiamo la giunta e il Pd, che ha la maggioranza in consiglio comunale, a rispettarne l’esito anche se il quorum non è stato raggiunto.

Non è lo strumento referendario ad essere sbagliato, è la politica che non ascolta i cittadini ad essere sbagliata. Perché il Comune di Carpi, anziché pensare alla privatizzazione di Aimag, dovrebbe fare solo una cosa: condurre Aimag verso una gestione interamente pubblica, come chiesto con la vittoria del referendum sull’acqua pubblica del 2011 e mai applicato.

Il futuro di Aimag non è affare privato dei sindaco e del Pd: non lo era prima del referendum, e a maggior ragione non lo è dopo il pronunciamento schiacciante degli elettori.

Rifondazione Comunista ringrazia ancora una volta il Comitato carpigiano per l’acqua pubblica per aver fatto uscire dalle aule istituzionali e dai circoli di partito una discussione che riguarda tutti, cittadini e attività produttive. Con le nostre modeste forze siamo stati al loro fianco e ci saremo anche domani, perché la battaglia per i beni comuni non è affatto finita.

Stefano Lugli
Segretario regionale Rifondazione Comunista
Share Button