Sulla commissione antimafia a Finale Emilia

13 Giugno 2015 by

Dopo l’operazione Aemilia che, fra gli altri, ha portato agli arresti domiciliari il responsabile lavori pubblici del Comune di Finale Emilia, il Prefetto di Modena invia una commissione d’accesso nel Comune di Finale Emilia per verificare eventuali infiltrazioni mafiose.

Comunicato stampa
COMMISSIONE D’ACCESSO A FINALE EMILIA: SE LA RICOSTRUZIONE RALLENTA LA RESPONSABILITÁ È DELLA GIUNTA. IL SINDACO FERIOLI LA SMETTA DI FUGGIRE DALLE PROPRIE RESPONSABILITÁ.

Mentre la Prefettura invia una commissione d’accesso in Comune a Finale Emilia, il Sindaco Fernando Ferioli sostiene in un’intervista al Carlino che la mafia non c’è, che l’ispezione rallenterà la ricostruzione e che se siamo in questa situazione è solo colpa della malasorte.
Parole che dimostrano una volta di più l’approssimazione con cui gestisce l’amministrazione e l’inadeguatezza di giunta e maggioranza a ricoprire il ruolo di governo del Comune di Finale Emilia.

Il Sindaco continua a fuggire dalle sue responsabilità, come se l’ispezione antimafia non fosse la conseguenza degli errori, delle inadempienze e delle responsabilità politiche di una giunta e di una maggioranza che ha sempre fornito risposte liquidatorie a tutti coloro – opposizioni e dipendenti del Comune – che da anni segnalavano le anomalie nella macchina della ricostruzione.

È grave che un Sindaco accusi un’ispezione antimafia di rallentare la ricostruzione, come se legalità e ricostruzione non fossero legate l’una all’altra, come se la tutela dei lavoratori e la corretta esecuzione dei lavori – ad esempio senza disseminare amianto nei cantieri – non fossero connesse a procedure trasparenti di assegnazione degli appalti.
Ricordiamo al Sindaco che la verifica della correttezza delle procedure d’appalto da parte della commissione d’accesso è a tutela dei cittadini e del buon uso del denaro pubblico, e che se una ricostruzione già lenta a causa della burocrazia Regionale subirà ulteriori stop la responsabilità è esclusivamente di chi in Comune non ha svolto a dovere il proprio lavoro.

Con l’inchiesta Aemilia la Direzione Nazionale Antimafia parla dell’Emilia come una terra di mafia, e quelle del sindaco Ferioli sono, inoltre, parole che fanno male alla ricostruzione di quegli anticorpi civici necessari ad allontanare la criminalità organizzata dalla nostra Regione.

Siamo a metà giugno e il Comune di Finale Emilia è ancora senza bilancio preventivo. È colpa della malasorte anche questo?

Stefano Lugli
Segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia Romagna

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