La Befana comunista ha portato il carbone ai padroni della Castelfrigo...

5 Gennaio 2018 di
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Comunicati, Lavoro

Questa mattina la Befana di Rifondazione Comunista ha portato il carbone alla proprietà della Castelfrigo. Con questo atto simbolico vogliamo manifestare tutta la nostra contrarietà al sistema delle false coop e ribadire la solidarietà di Rifondazione Comunista ai 127 lavoratori licenziati dalle cooperative Ilia e Work Service a cui la Castelfrigo aveva appaltato linee produttive per abbattere il costo del lavoro sulla pelle dei lavoratori. Da oltre due mesi decine di lavoratori delle cooperative in appalto alla Castelfrigo, insieme alla Flai-Cgil, conducono una lotta dura e pacifica contro il sistema di illegalità e sfruttamento costituito dalle false cooperative. E noi saremo con loro finchè questo sistema su cui si arricchiscono i padroni del distretto modenese delle carni non sarà debellato. Il “gioco” è semplice: false coop gestiscono in appalto interi settori produttivi in condizione...

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La bufala dei posti fissi

31 Marzo 2015 di
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Comunicati, Lavoro

Dati alla mano Piergiovanni Alleva smentisce le bufele di Renzi sulle assunzioni a tempo indeterminato. Da Il Manifesto del 31 marzo 2015 La bufala dei posti fissi mentre l’Italia resta precaria L’analisi. I tempi indeterminati attivati nei primi due mesi dell’anno, i famosi 79 mila propagandanti dal governo, rappresentano solo il 22% del totale: il 78% è fatto di contratti a tempo, spesso abusivi. E gli incentivi potrebbero aprire una vertenza con la Ue. Avanza con gran rumore, la mac­china media­tica sugli asse­riti suc­cessi del governo Renzi –Poletti, in tema di rilan­cio occu­pa­zio­nale. Un rilan­cio – si afferma – già rea­liz­zato in que­sti primi due mesi dell’anno 2015, con la sti­pula di 79.000 con­tratti di lavoro a tempo inde­ter­mi­nato e con pro­spet­tiva di ulte­riore cre­scita nell’immediato futuro. Il tutto, nono­stante la bru­sca fre­nata regi­strata...

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No al Jobs Act

5 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Diritti, Lavoro

L’Altra Emilia Romagna esprime sdegno e contrarietà al Job’s Act che il Governo ha fatto approvare ponendo la fiducia ed esautorando così, ancora una volta, il Parlamento. Nonostante gli annunci del governo il Job’s Act si appresta a sferrare l’ultimo attacco ai diritti e alle tutele residue dei lavoratori. L’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti elimina la possibilità per i neo assunti di richiedere il reintegro nel posto di lavoro anche nei casi in cui il licenziamento venga ritenuto illegittimo. La retorica renziana, tutta tesa a raccontare la riforma come una svolta epocale che darà nuovi posti di lavoro alle giovani generazioni, si scontra con un provvedimento che renderà la carriera professionale dei neo-assunti appesa alla buona o cattiva volontà degli imprenditori e che cancella, di fatto, i diritti delle lavoratrici...

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