La bretella non paga le tasse, oltre al danno la beffa

6 Maggio 2016 by

Pd e Confindustria festeggiano per la decisione con cui il CIPE ha dato il via libera alla bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, con annesso regalo di esenzione fiscale fino al raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario dell’opera.

Non capiamo cosa ci sia da festeggiare, dal momento che assistiamo ad un modo indiretto per finanziare un progetto approvato sulla base di un impegno alla copertura dei costi con finanziamenti privati che, evidentemente, non sono così solidi. Perché, di fatto, ci troviamo di fronte ad un lauto aiuto di Stato concesso da parte di un Governo che strangola di tasse cittadini e imprese, ma generoso nei confronti di chi progetta opere così inutili da non riuscire nemmeno a garantire agli investitori adeguati ricavi dai pedaggi nei 31 anni di concessione di gestione.

Sarà per caso che il progetto non è in equilibrio perché l’opera è inutile?

Forse fare un’autostrada a pagamento quando già esiste una superstrada gratuita che collega Modena al polo ceramico in 15 minuti è un affare solo per chi la costruisce?

Oltre al danno la beffa, perché quello che è certo è che AutoCS, la società realizzatrice dell’opera, per garantirne l’equilibrio economico ha bisogno di non pagare le tasse, nel più classico schema della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite. Perché essere liberisti è bello, ma con i soldi degli altri è meglio.

Facciamo una domanda al Pd e a Confindustria: secondo voi se un artigiano o un piccolo imprenditore va da Equitalia a proporre di non pagare le tasse finchè non ha raggiunto l’equilibrio economico cosa gli rispondono?

Stefano Lugli – Segretario PRC Emilia Romagna

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