La Befana Comunista porta il carbone alla GLS

3 Gennaio 2021 by

Questa mattina la Befana di Rifondazione Comunista ha portato il carbone alla GLS di Modena. Con questo atto simbolico vogliamo manifestare tutta la nostra vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici di un’azienda che adotta comportamenti che riteniamo antisindacali.

Alla GLS di Modena il sindacato S.I. Cobas ha denunciato in questa seconda ondata contagi sul 25% della forza lavoro e solo dopo la protesta del sindacato e l’incontro con l’Ausl e il Prefetto è stato disposto lo screening con il tampone su tutti i dipendenti, ma per risposta l’azienda ha inviato lettere disciplinari a chi si è astenuto dal lavoro come forma collettiva di protesta sindacale. E questo avviene in un clima aziendale in cui la dirigenza, dopo un picchetto dei lavoratori, ha fornito alla Digos l’elenco di tutti gli iscritti al S.I. Cobas, a cui è seguita la denuncia da parte della Questura e successiva richiesta di archiviazione da parte della Procura per assenza di elementi, a cui segue l’opposizione dell’azienda. Riteniamo molto grave questo atteggiamento aziendale, e riteniamo altrettanto grave che gli organi giudiziari non mantengano un profilo autonomo e superpartes di fronte ad una vertenza sindacale.

Il carbone non è solo per GLS, è simbolicamente anche per quelle istituzioni che non hanno predisposto protocolli che garantiscano la sicurezza sul lavoro e di chi acquista on line. Il settore della logistica è uno di quelli che non si è mai fermato, neanche nei momenti di massima emergenza sanitaria, e i lavoratori della logistica entrando letteralmente nelle case degli italiani sono tra coloro che sono più a contatto con i cittadini. La tutela di chi opera in questo settore dovrebbe quindi essere massima, eppure i sindacati denunciano in tutti i principali poli logistici italiani l’assenza di interventi puntuali del sistema sanitario capaci di prevenire la diffusione del contagio tra i lavoratori e i loro famigliari e tra i lavoratori e i cittadini con cui vengono in contatto. Carenze istituzionali che fanno emergere la chiara volontà di non intralciare il settore della logistica, lasciando soli i lavoratori di fronte ad aziende che mettono il profitto davanti alla salute.

Rifondazione Comunista, oltre a denunciare comportamenti aziendali che non sono consoni alla necessità di evitare in ogni modo la diffusione del covid19 ritiene che le istituzioni, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Modena e dall’Ausl, debbano intervenire con protocolli sanitari che si pongano l’obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori della logistica.

PRC Federazione di  Modena

Share Button

Post correlati

Tags