La Befana Comunista porta il carbone a Giorgia Meloni

6 Gennaio 2023 by

LaBefana Comunista anche quest’anno ha portato il carbone a chi si è comportato male nell’anno appena trascorso, e quest’anno il “dono” della vecchina comunista è stato consegnato al Prefetto di Modena con destinazione il governo di Giorgia Meloni. Leggi la lettera che è stata consegnata al Prefetto.

Modena li, 05/01/2023
Preg.ma Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni
Preg.mo Governo
Preg.me Ministre e Preg.mi Ministri

Come ogni anno all’approssimarsi della mia “festa” sono impegnata a consegnare doni a chi si è comportato bene ma anche a portare carbone a chi si è comportato male nell’anno appena trascorso, e purtroppo quest’anno non ho che l’imbarazzo della scelta.

Questo Governo, benché da poco insediato, si è già guadagnato un bel pacco di carbone per le scelte fin qui effettuate e per i piani futuri esplicitati nella finanziaria approvata, come nella migliore tradizione, a suon di voti di fiducia. Di seguito l’elenco dei titoli che hanno consentito al Governo Meloni di “vincere” il carbone della Befana Comunista:

-guerra e pace, in perfetta continuità con il governo Draghi e in netto contrasto con l’art. 11 della Costituzione, il governo Meloni mantiene una linea guerrafondaia e di atlantismo oltranzista, aumentando le spese militari, mentre taglia su sanità e scuola pubblica e sul reddito di cittadinanza, confermando l’incremento del 50% entro il 2024 (38 mld/anno) e rifinanziando l’invio di armi all’Ucraina impedendo così l’avvio di un serio percorso diplomatico verso la pace, unica condizione per salvare il martoriato popolo ucraino;

-poveri e povertà, la finanziaria per il 2023 si distingue per l’accanimento contro coloro che si trovano più in difficoltà, in un paese dove le persone in povertà assoluta e a rischio povertà sono più di 7 mln (rapporto Caritas), non solo si attua un forte ridimensionamento del reddito di cittadinanza ma si azzera anche il fondo contributi affitto e morosità incolpevole condannando migliaia di famiglie alla perdita della casa. Il governo che doveva cambiare tutto in meglio, la destra sociale a fianco delle cittadine e dei cittadini più disagiate, al contrario, cancella anche quei provvedimenti minimi volti a calmierare l’assenza di misure strutturali per contrastare e sanare la povertà e il disagio economico e sociale (piani per l’edilizia residenziale pubblica e politiche attive per il lavoro secondo Costituzione);

-fisco ed evasione, questa finanziaria è indubbiamente un ritorno al passato dove non si fa nulla contro l’evasione ma per l’evasione (l’aumento del tetto al contante di certo non è una misura di contrasto); sul fronte fiscale si tagliano le tasse sulle rendite di capitale, non si tassano adeguatamente gli extraprofitti delle aziende che hanno speculato su gas ed energia depredando salari e pensioni, si applica la flat tax del 15% ai redditi fino a 85.000 € per gli autonomi (la prima aliquota per i lavoratori dipendenti è del 23%), insomma si attua il principio incostituzionale che chi più ha meno paga;

-lavoro, lo smantellamento del reddito di cittadinanza e l’eliminazione del requisito di “congruità dell’offerta di lavoro” che farà perdere il sostegno dopo il primo rifiuto, la reintroduzione dei voucher (che ricordo non sono un contratto di lavoro ma un metodo di pagamento…) mostrano come il Governo Meloni abbia deciso di favorire al massimo il lavoro povero, sfruttato e sottopagato e un mercato del lavoro che produce disuguaglianze e povertà anziché garantire un’esistenza libera e dignitosa come sancisce la Costituzione (art. 36 Cost.);

-autonomia differenziata, presidenzialismo e Costituzione, perfettamente in linea con i governi che lo hanno preceduto, anche questo Governo mostra un’aperta antipatia nei confronti della Costituzione. La proposta Calderoli sull’autonomia differenziata (mutuata dai governi precedenti a partire dal governo di centro sinistra di Gentiloni del 2017) rappresenta un attacco senza precedenti all’unità della Repubblica e alla tutela dell’uguaglianza dei cittadini e all’universalità dei diritti (art. 3 e 5 Cost.); il progetto di presidenzialismo è evidentemente contrario allo spirito della nostra Costituzione antifascista nata dalla Resistenza oltre a rappresentare una pericolosa torsione autoritaria dopo anni di svuotamento del ruolo del Parlamento;

-persone che migrano, il decreto legge in materia di gestione dei flussi migratori approvato il 28/12/2022 dal Governo Meloni oltre ad essere un’operazione propagandistica da “italietta del ventennio” viola palesemente i diritti umani, la nostra Costituzione, tutte le norme sovranazionali di diritto del mare e soprattutto l’art. 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che sancisce il diritto di migrare. Un provvedimento crudele volto a “istituzionalizzare l’omissione di soccorso in mare” che fa il paio con i vari decreti sicurezza degli ultimi anni e con i criminali accordi italolibici; un provvedimento con cui ancora una volta si cerca di aizzare l’opinione pubblica contro gli ultimi per distrarla da tutte le promesse elettorali mancate, dal caro vita e dall’inflazione su cui non si interviene seriamente e dai tagli alla sanità e alla scuola pubblica (a favore del privato).

Mi fermo qui, anche se ci sarebbe molto altro da segnalare, ma poi non basterebbe tutto il carbone del mondo…

Aggiungo che i soldi per realizzare politiche in linea con la nostra Costituzione antifascista nata dalla Resistenza (potenziamento scuola e sanità pubblica, stato sociale, rispetto dell’ambiente, vera conversione ecologica della produzione, manutenzione del territorio, promozione e protezione delle aree interne, ripristino e potenziamento dei servizi pubblici, tutela dei diritti civili e sociali, ecc. ecc.) ci sono, e sono tanti, basta non spenderli in armi, non sprecarli in misure fiscali inique e in evasione fiscale.

Colgo l’occasione per augurarvi buon 2023 e per augurare a tutte e tutti un nuovo inizio di Pace, diritti e di sana e robusta Costituzione.

La Befana Comunista

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