Cibo scadente nelle CRA: come arrampicarsi sugli specchi e continuare a fare una pessima figura

7 Gennaio 2024 by

Non possiamo credere che il gestore Domus e il fornitore CIR non fossero a conoscenza della qualità del cibo consegnato e somministrato agli anziani della CRA Ramazzini di Modena. Il motivo è palese: una cooperativa di servizio vince l’appalto diventandone il referente e  responsabile, poi non controlla la qualità?

Il cibo CIR in una Casa Residenziale per Anziani non è mai stato un “piatto forte”: ci sono sempre state delle lamentele da parte degli operatori sanitari, anziani e familiari. Negli anni della pandemia, con gli isolamenti e la chiusura delle CRA ai parenti, la situazione è peggiorata fino ad arrivare a un punto di non ritorno, uno psicodramma. Gli operatori e la coordinatrice, nel caso specifico della CRA Ramazzini, hanno più volte, tramite mail, fatto presente la situazione e chiesto un cambiamento immediato, mai avvenuto! Nemmeno davanti alle testimonianze dei parenti, che sono state riportate in uno degli articoli di Valentina Reggiani sul Resto del Carlino, retrocedono, continuando a negare. Si racconta la “favola” degli operatori e anziani stressati e privi della capacità di discernere tra un buon cibo e una schifezza.

Continuano a negare la realtà. Qualsiasi motivazione non regge, esistono i fatti, le dichiarazioni, le fotografie. Un servizio così delicato, d’importanza vitale come la mensa, non può non avere i doverosi controlli.

È la solita storia dalla quale nessuno vuole retrocedere o inserire un sostanziale cambiamento. Il Comune continua a esternalizzare i servizi e i gestori a subappaltare i servizi interni, il tutto senza gli adeguati controlli.

Ne esce un fritto misto dove nessuno si attribuisce la responsabilità, dove c’è chi vuole salvare la faccia sacrificando come sempre le categorie fragili, guarda caso chi non ha voce in campo sociale, come gli anziani non autosufficienti. Tanto sono vecchi, non capiscono nulla! Eh no, cari signori vi sbagliate molto!

Pensiamo e proponiamo l’uso della cucina interna, per una qualità del cibo migliore, per un risparmio economico che non dev’essere sulla qualità ma sui diversi passaggi prima d’essere riscaldato e somministrato agli anziani delle CRA. Troppi giri intorno al cibo, la pasta dev’essere cotta, scolata, condita e messa in tavola.

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