Bene la condanna di Villa Margherita per comportamento antisindacale. Le istituzioni dove erano?

30 Dicembre 2020 by

Rifondazione Comunista è molto soddisfatta della decisione del Tribunale di Modena che ha condannato la dirigenza della Casa di Riposo per Anziani “Villa Margherita” per comportamento antisindacale riconoscendo la legittimità delle denunce dei lavoratori.

Abbiamo seguito quella vicenda fin dall’inizio sostenendo la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici a cui veniva imposto arbitrariamente il contratto di lavoro “pirata” ANASTE – firmato da sigle non rappresentative dei lavoratori – peggiorativo in termini economici e lavorativi del precedente. Un vero e proprio abuso a danno non solo del personale ma anche degli anziani ospiti della struttura che vedevano di conseguenza peggiorate le condizioni assistenziali.

Oggi il tribunale di Modena ha riconosciuto le ragioni della FP CGIL, a cui va il merito di aver sempre sostenuto la vertenza. Ma la sentenza chiama in causa anche Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna e Ausl, che non sono mai intervenute nella vertenza nonostante “Villa Margherita” benefici di denaro pubblico funzionando in regime di accreditamento. Noi troviamo inaccettabile e grave l’atteggiamento menefreghista tenuto dalle istituzioni che consente a privati che beneficiano di denaro pubblico di aumentare il proprio guadagno attraverso subdole operazioni grazie a sindacati di comodo.

Questa vicenda conferma la necessità di rivedere il sistema dell’accreditamento per evitare che continui ad essere il cavallo di Troia con cui portare avanti operazioni di smantellamento dei servizi sociali a danno dei lavoratori e di chi ha necessità di assistenza. E ribadiamo la necessità di rivedere i criteri di assegnazione delle risorse alle strutture accreditate, oggi sotto-finanziate, e la classificazione del lavoro dei/delle O.S.S. che devono essere riconosciuto come lavoro usurante.

Rifondazione Comunista Federazione di Modena

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