No ai licenziamenti alla Amazon di Spilamberto e alla proliferazione di poli logistici a Modena

25 Febbraio 2022 by

È di questi giorni la notizia che il polo logistico Amazon di Spilamberto sta lasciando a casa un centinaio di lavoratori interinali deludendo la promessa di assunzione a tempo indeterminato fatta dal colosso dell’e-commerce ai sindacati e al territorio nel momento del suo insediamento.

Sempre di questi giorni è la notizia che il Comune di Nonantola si avvia ad approvare un maxi polo logistico da 84mila metri quadrati alle porte del paese, (il doppio del magazzino Amazon) mentre sono molte le preoccupazioni per l’insediamento a Modena del nuovo hub logistico Conad al Villaggio Europa.

I due temi crediamo siano legati, perché il futuro della occupazionale nella provincia di Modena non può essere legato all’insediamento di poli logistici che nascono promettendo posti di lavoro stabili e di qualità e che poi finiscono per essere luoghi di sfruttamento di forza lavoro precaria, povera, spesso migrante e quindi ricattabile.

Il tema della quantità del lavoro non può essere separato da quello della qualità del lavoro e non può essere indipendente da quello della sostenibilità ambientale dell’impresa. E le istituzioni sono chiamate a far rispettare criteri di tutela del lavoro e dell’ambiente quando acconsentono a grandi investimenti che pregiudicano per sempre un territorio.

Ci affianchiamo alla Cgil nel richiedere ad Amazon di sospendere i licenziamenti e mantenere gli impegni assunti con le istituzioni e invitiamo i sindaci del territorio a prestare maggiore attenzione alle scelte di politica industriale che fanno per i loro territori.

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