Autostrada Cispadana progetto è in stallo e senza futuro
La recente dichiarazione dell’assessora regionale Priolo, in risposta al Pd della bassa modenese, conferma che il progetto dell’Autostrada Cispadana è attualmente in stallo e privo di prospettive concrete di realizzazione.
È stato finalmente ammesso che l’Autostrada Cispadana non è fra le opere inserite da Autobrennero nella proposta di partenariato pubblico-privato messa a gara dal Ministero dei Trasporti per il rinnovo della concessione della A22. Inoltre, si afferma che il piano economico-finanziario dell’opera è in squilibrio e che il nuovo gestore della A22 “potrà”, ma non è obbligato, destinare le risorse accantonate in un “Fondo di accumulo” per rendere riequilibrare i conti di un’opera io cui costo tocca i 2miliardi di euro.
Si riconosce lo stallo nell’iter progettuale, che non potrà concludersi fino a quando non sarà completato l’affidamento della gestione della A22, il cui bando di gara è sospeso fino al 30 novembre, e comunque fino alla pronuncia della Corte di giustizia europea sul diritto di prelazione a favore di Autobrennero, socio di maggioranza della società ARC a cui la regione ha affidato il project financing per realizzare l’autostrada.
Ostacoli che non rendono prevedibili i tempi per l’avvio del cantiere.
Ce ne è a sufficienza per mettere in soffitta un’opera che da 15 anni tiene paralizzata ogni possibile alternativa all’autostrada per rendere dignitosa la viabilità della bassa modenese.
Il presidente De Pascale ha annunciato, dopo la pausa estiva, l’avvio della discussione sul nuovo Piano regionale dei trasporti. Auspichiamo che questa sia l’occasione per abbandonare un’opera che alla prova dei fatti si è rivelata irrealizzabile, oltre ad essere inadeguata per la geografia di un territorio che ha bisogno di un’arteria aperta per collegare centri urbani e aree industriali.
Per i territori interessati dal tracciato della Cispadana, la proposta di Rifondazione Comunista è quella di completare i tratti di strada già realizzati (Reggiolo e Sant’Agostino-Ferrara), che coprono circa 25 km su un totale di 67. Questa soluzione, più rapida e a impatto ambientale ed economico molto inferiore, può offrire in tempi brevi una viabilità dignitosa e adeguata alle esigenze di mobilità della bassa modenese.
Segreteria Rifondazione Comunista Federazione di Modena