Bonaccini tieni giù le mani dalla sanità pubblica

13 Febbraio 2015 by

BONACCINI TIENI GIU’ LE MANI DALLA SANITA’ PUBBLICA
Privatizzazioni e tagli: è questa la tanto annunciata innovazione che Bonaccini vuole portare nella sanità emiliano-romagnola, e troverà la massima opposizione di Rifondazione Comunista.
L’intenzione degli assessori Venturi e Gualmini di aprire le porte della sanità pubblica emiliano-romagnola ai privati è inaccettabile e indica come la nuova giunta regionale si muova seguendo la stessa politica di privatizzazioni del governo Renzi.
L’assessore Venturi accusa i sindacati a superare “pregiudizi e ideologie” e la vicepresidente Gualmini ritiene la privatizzazione “una via obbligata”. Venturi è un amministratore paradossale: sceglie l’Azienda Usl quando si tratta di decidere tra l’indennità da assessore e lo stipendio (più alto) da dirigente della sanità pubblica, ma fa l’elogio dei privati quando si tratta di noi cittadine e cittadini.
La realtà è che vittima dell’ideologia privatizzatrice è proprio la giunta regionale che, anziché fare una battaglia in difesa del mantenimento del welfare e della sanità pubblica non trova di meglio che svendere ulteriori servizi pubblici ai privati, che saranno poi pagati carissimo dai cittadini più deboli della nostra regione.
Condividiamo la ferma presa di posizione della CGIL: non vogliamo che l’accesso alle cure sanitarie avvenga in base al censo e diciamo forte a Bonaccini di tenere giù le mani dalla sanità pubblica.
Stefano Lugli
Segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia Romagna

 

Comunicato stampa de L’Altra Emilia-Romagna
Privatizzazione della sanità regionale: Bonaccini e Venturi, al servizio di Unipol, di Renzi e della “Troika”! 

Mentre il governo Renzi taglia i trasferimenti alle Regioni per il 2015 di ulteriori 2,5 miliardi di euro con le prevedibili conseguenze sulla spesa sanitaria, il presidente Bonaccini e l’assessore alla sanità Venturi, con il convinto supporto dell’assessore al welfare E. Gualmini e del sindaco di Bologna Merola, il 12.02.2015 vanno al convegno “Integrare il welfare, sviluppare la white economy” della principale assicurazione italiana, l’Unipol, di cui Lega cooperative è comproprietaria, a scoprire e a promuovere la “White economy”, cioè la possibilità per gli imprenditori investitori privati di far profitti sulla salute dei cittadini e sui loro bisogni assistenziali. E sollecitano anche il volontariato a farsi imprenditore!
Dichiara Sergio Ventura : “Sanità aperta ai privati. È ora di superare i pregiudizi”.
“È una via obbligata, sennò si muore”, conferma la Gualmini. E infine per Bonacci “il pubblico è inefficiente e tende a sprecare, per cui sarebbe meglio orientarsi a un privato efficiente. L’ho detto presentando il mio programma di mandato, e voglio ribadirlo: dobbiamo definire “standard” di gestione e fabbisogni correlati, e all’interno di questi ciascuno decide le modalità di gestione che ritiene più giuste.”
Nei fatti stanno dunque organizzando lo smantellamento del servizio sanitario regionale e del welfare aprendo la strada alle assicurazioni private, Unipol in testa, applicando in modo servile e zelante la direttiva della Troika, la famigerata lettera dell’agosto del 2011 a firma Draghi- Trichet.
Noi non ci stiamo! Interverremo in tutte le sedi, in difesa dei diritti dei cittadini e dei lavoratori contro la minaccia di un liberismo selvaggio di cui Bonaccini si fa interprete ed esecutore, che vuole distruggere, come è avvenuto in Grecia in questi ultimi anni, quel modello di Stato sociale che pur migliorabile, ha rappresentato una grande conquista di cui questa regione poteva vantare l’eccellenza.
L’Altra Emilia Romagna

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