Rispettare i diritti dei richiedenti asilo ospitati a Modena

19 Luglio 2017 by

I richiedenti asilo residenti a Modena riuniti nel collettivo Modena’s Refugees hanno pubblicato un appello, rilanciato dalla Gazzetta di Mdoena, in cui chiedono ascolto e riconoscimeto dei loro diritti. Lo potete leggere qua: «Noi come i poveri chiediamo rispetto»

A questo appello, come forze della sinistra modenese, rispondiamo facendo nostra la battaglia per il rispetto dei diritti di tutte le persone, italiane e straniere, che si trovano a Modena.

La gestione dei flussi migratori è diventata un alibi per una politica di governo incapace di rispondere ai bisogni dei cittadini e delle cittadine. Serve un approccio razionale e giusto nei confronti di tutti, garantendo i diritti previsti dalla legge.
I richiedenti asilo del collettivo Modena’s Refugees, così come tutte le persone ospitate nei centri di accoglienza della nostra provincia, hanno il diritto di ottenere la registrazione all’anagrafe secondo le linee guida sul diritto alla residenza. Il fatto che tale diritto non sia stato rispettato sul territorio modenese è preoccupante e deve essere risolto. La registrazione anagrafica è un passaggio semplice ma fondamentale: perché rappresenta un presupposto per qualsiasi processo d’integrazione; perché si tratta di un requisito richiesto dalle imprese per trovare lavoro e rendersi indipendenti dal sostegno dello Stato, durante e al termine del percorso di accoglienza; perché è dal momento in cui si ha la residenza che parte il computo del tempo per l’acquisto della cittadinanza.
Occorre inoltre garantire il diritto pieno all’assistenza sanitaria e un rinnovo rapido e tempestivo dei permessi di soggiorno.
Rispetto al tema cruciale del volontariato obbligatorio bisogna essere chiari: sottrarre posti di lavoro alla collettività e utilizzare richiedenti asilo “volontari” per svolgere le stesse mansioni alimenta una guerra tra poveri deleteria. Il rispetto del diritto costituzionale alla giusta retribuzione per chiunque lavori, italiano o straniero, è l’unico presupposto accettabile pe un volontariato autentico.
Di fronte a chi chiede il rispetto dei propri diritti, previsti dalla legge, nessuno può restare in silenzio: facciamo nostra la battaglia per il riconoscimento e il rispetto dei diritti di tutte le persone, italiane e straniere, che si trovano a Modena.

Judith Pinnock e Paula Nolff (Rifondazione Comunista)
Domenico Campana (Per Me Modena)
Alessandra Di Bartolomeo (Sinistra Italiana)
Davide Ferraresi, Maria Laura Marescalchi (Possibile)

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