Sempre contro muri e gabbie, sempre dalla parte dei più vulnerabili: no al CPR

7 Luglio 2018 by

In occasione della manifestazione di sabato 7 luglio, organizzata da diverse associazioni, contro l’apertura del CPR a Modena, Rifondazione Comunista ribadisce la propria assoluta contrarietà rispetto a tale decisione, che ritiene anacronistica e scellerata.
E’ necessario smettere di gestire il fenomeno migratorio come espressione di uno stato di emergenza e collocandolo nell’ambito della sicurezza pubblica. Va infatti visto come elemento strutturale legato alle condizioni politiche, sociali, ambientali di gran parte del continente africano che rendono impossibile anche la semplice sopravvivenza degli esseri umani, e va collocato nell’ambito delle politiche sociali e culturali.
Il modello dei CPR, così come quello dei CARA, va definitivamente abbandonato a favore delle eccellenti esperienze di accoglienza diffusa ad alta autonomia presenti sul territorio, che funzionano laddove viene rispettata, ma anche sollecitata, la concertazione con tutti i soggetti coinvolti, enti locali compresi.
Salutiamo quindi con favore questa, come altre iniziative, che da ora in avanti intendano affiancare queste richieste e opporsi all’apertura del CPR.
Judith Pinnock
Segretaria PRC Federazione di Modena
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