Alluvione: Insufficiente il provvedimento del governo...

25 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

6 dopo giorni l’alluvione il Governo è intervenuto concedendo la sospensione di 6 mesi degli adempimenti tributari. Ci domandiamo cosa significa “sospensione”, perché se si tratta della riproposizione, in tono minore, degli stessi provvedimenti assunti dopo il sisma non ci siamo per niente. Forse al Governo sfugge che questo territorio è già stremato dal sisma, e che nei prossimi 6 mesi aziende e lavoratori saranno alle prese con una nuova difficile ricostruzione di capannoni e case, cassa integrazione, disoccupazione, banche che non concedono finanziamenti. Inoltre, da gennaio, sono ripartiti i mutui sugli immobili ancora inagibili a causa del sisma, e nonostante diverse sollecitazioni il governo ha perso l’occasione di intervenire con un provvedimento legislativo di blocco del finanziamento fino al ripristino dell’agibilità dell’immobile. Non ci siamo, occorre un provvedimento organico che affronti i tanti...

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Lettera aperta al Premier Enrico Letta

23 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Caro Premier Enrico Letta, sono Judith Pinnock, segretaria provinciale di Rifondazione Comunista a Modena, e siccome non ho sentito nessuna sua parola circa l’alluvione che ha colpito il modenese ho scelto di scriverle direttamente perché forse non si è reso conto di quanto sta accadendo in Provincia di Modena a seguito della rottura dell’argine del Secchia il 19 gennaio scorso. Oggi siamo al sesto giorno di allagamenti che hanno provocato queste terribili conseguenze: 1 disperso, mille persone sfollate assistite dalla protezione civile, migliaia di persone alloggiate in sistemazioni autonome, centinaia di persone ancora rinchiuse ai piani alti delle loro abitazioni, 75 km quadrati alluvionati, 10.000 ettari agricoli sommersi, 1.800 aziende colpite, 5.000 lavoratori coinvolti, danni per milioni di euro Dietro questi numeri ci sono le vite delle stesse persone che 20 mesi fa sono...

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Bretella Campogalliano – Sassuolo e Alluvione...

21 Gennaio 2014 di
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Ambiente e Beni Comuni, Bretella Campogalliano - Sassuolo, Comunicati

Siamo a Modena e questo è il punto dove dovrebbe partire la Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo. Questa grande opera è un pericolo per i cittadini, perché scorre sulla riva destra del Secchia ad una distanza dal fiume di 150-400 metri, in un contesto estremamente delicato sotto il profilo idrogeologico (come la rottura del Secchia ci ha ricordato!) pregiudicando le falde e sottraendo al fiume importanti aree di esondazione. E questo per duplicare la esistente, e più che sufficiente, strada Modena-Sassuolo per fare un favore a cavatori e speculatori. La bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo costa 506 milioni di €, di cui 234,6 di contributo statale. È ora di dire basta alle grandi opere, perché servono solo a chi le fa. i soldi di questa nuova autostrada vadano alla messa in sicurezza del territorio, che l’unica grande opera...

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Servono subito provvedimenti di sostegno al territorio. Modificare il modello di sviluppo e di ricostruzione....

21 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

L’alluvione che ha colpito il modenese è un disastro che arriva in un momento difficilissimo per un territorio già alle prese con le difficoltà di una ricostruzione post sisma che procede troppo lentamente. Questo disastro non può essere derubricato dando le colpe alle nutrie. Prendersela con i roditori può essere consolante ma se si vuole guardare in faccia la realtà bisogna avere l’onestà di dire che le situazioni di emergenza idraulica in cui sempre più frequentemente ci troviamo hanno responsabilità precise: cementificazione e impermeabilizzazione del suolo, incuria degli argini e delle golene, carente manutenzione dei fiumi. Si tratta di responsabilità politiche, in capo a chi si ostina a credere in un modello di sviluppo insostenibile, e di responsabilità umane in capo a chi governa inadeguatamente gli enti preposti al controllo degli argini. È un...

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Alluvione Emilia. È il momento di fare chiarezza

20 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Nella bassa modenese c’è l’alluvione, ed è il momento di fare chiarezza. Si deve fare chiarezza perché le situazioni di emergenza idraulica in cui sempre più frequentemente ci troviamo hanno responsabilità precise: cementificazione e impermeabilizzazione del suolo, incuria degli argini e delle golene, carente manutenzione dei fiumi. Il suolo e i terreni agricoli, da beni finiti e da proteggere, sono considerati come beni infiniti, da utilizzare come rendita fondiaria per i privati e fonte di entrata facile e immediata per i Comuni attraverso gli oneri di urbanizzazione. Il ritmo di urbanizzazione a cui si è assistito negli ultimi 30 anni in Emilia Romagna è di oltre 8 ettari al giorno e nel quinquennio 2003-2008 (fino allo scoppiare della crisi economica) si è urbanizzata un’area di campagna con capacità agricola sufficiente per la sussistenza alimentare...

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Inceneritore di Modena: Sabattini vende fumo. Non è credibile se non ritira l’autorizzazione di ferragosto a bruciare rifiuti da fuori regione...

17 Gennaio 2014 di
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Ambiente e Beni Comuni, Comunicati

Nota stampa a commento delle recenti dichiarazioni del Presidente della Provincia di Modena Sabattini circa una richiesta che la Provincia inoltra alla Regione Emilia Romagna affinché si riduca la capacità di smaltimento rifiuti presso l’inceneritore di Modena. Per noi semplicemente non è credibile e tale richiesta andrebbe accompagnata da atti concreti nelle competenze della Provincia, a partire dal ritiro all’autorizzazione all’incenerimento di rifiuti da fuori provincia e regione già concessa dalla Provincia a Hera a ferragosto 2013. A quale Sabattini dobbiamo credere? A quello che oggi, guarda caso a pochi mesi dalle elezioni, chiede alla Regione di bruciare nell’inceneritore un pò meno rifiuti. Oppure a quello che con il blitz di ferragosto ha concesso il nulla osta affinché l’inceneritore potesse bruciare rifiuti provenienti da altre province e da altre regioni? O ancora, dobbiamo credere...

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Volantino

9 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Lavoro

PRC Federazione di Modena PRC circolo “Gramsci”   NOI NON DIMENTICHIAMO 64 anni fa alle Fonderie riunite di Modena 6 operai furono uccisi per il diritto al lavoro e la democrazia segnando un passaggio importante per la storia dei lavoratori, non solo modenesi. 64 anni dopo chi detiene il potere economico e politico in Italia e in Europa vuole distruggere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e i principi democratici nel mondo del lavoro per costruire un mondo fatto di flessibilità solo a carico di chi lavora, precarietà e stipendi da fame! L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e i comunisti, oggi come allora, rivendicano il diritto ad un lavoro sicuro e non rinunciano alla battaglia per la tutela ed i diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto alla precarietà e...

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Eccidio fonderie riunite del 9 Gennaio 1950. La commemorazione del Prc Modena....

9 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Lavoro

Una delegazione di Rifondazione Comunista sarà presente alla commemorazione del 64° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena del 9 gennaio 1950 e deporrà una corona di fiori a ricordo dei 6 operai uccisi dalla polizia di Scelba durante la manifestazione in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Camera del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica contro la serrata e i licenziamenti. Saremo presenti per ricordare la lotta di quegli operai, che furono uccisi per il diritto al lavoro e la democrazia segnando un passaggio importante per la storia dei lavoratori, non solo modenesi. 64 anni dopo chi detiene il potere economico e politico in Italia e in Europa vuole distruggere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e i principi democratici nel mondo del lavoro per costruire un mondo fatto di flessibilità...

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La chiusura del Cie di Modena, una delle più grandi vergogne di questa città...

2 Gennaio 2014 di
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Comunicati, Diritti

L’ex CIE deve essere restituito ai modenesi: da luogo di reclusione diventi uno spazio pubblico al servizio della collettività. È giunta la conferma della chiusura definitiva del Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena per persone straniere prive di permesso di soggiorno. Furono istituiti nel 1998 quando la legge sull’immigrazione Turco-Napolitano aprì in Italia i Centri di Permanenza Temporanea (CPT), poi denominati CIE con la legge Bossi-Fini nel 2002. La definitiva chiusura del CIE, già inattivo da agosto, è una bella notizia che mette la fine ad una delle più grandi vergogne di questa città. LA STORIA Il CIE di Modena apre nel novembre del 2002 sull’onda delle campagne sull’insicurezza legata all’immigrazione; erano gli anni in cui in le politiche della Lega facevano presa, e la nostra città si è affrettata ad aprire...

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