AIMAG: pubblica e partecipata

11 Marzo 2015 di
in
Ambiente e Beni Comuni, Comunicati, L'Altra Emilia Romagna

IL FUTURO DI AIMAG SIA PUBBLICO E PARTECIPATO DAI CITTADINI. In queste settimane si sta decidendo il futuro di Aimag, per noi de L’Altra Emilia Romagna un punto fermo c’è: Aimag non può fondersi con Hera, che già detiene il 25% delle azioni – perché la società sarebbe subito, e definitivamente, privatizzata. Condanniamo questa scelta, perché tradisce il referendum sui beni comuni del 2011, e siamo preoccupati delle influenze profondamente negative che avrà sulla gestione dei servizi nel caso in cui Aimag sia assorbita da Hera che, come sappiamo, è più attenta agli interessi degli azionisti che a quelli dei cittadini. Sappiamo che all’attenzione dei sindaci c’è anche la proposta di “Piacere Aimag”, una cordata di imprenditori locali che si propone come partner per la costituzione di una società mista pubblico-privata. Un assetto societario,...

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Come è arrivata la mafia nell’Emilia rossa?

6 Marzo 2015 di
in
Comunicati, Partito

controlacrisi.org intervista il Segretario regionale di Rifondazione Comunista Stefano Lugli dopo l’operazione Aemilia Quando si parla della penetrazione della mafia al nord si mette poco in evidenza che queste regioni dovevano essere quelle “presidiate” dalle amministrazioni democratiche. Cosa è accaduto in realtà? È successo che il 27 gennaio 2015 la Direzione Nazionale Antimafia compie l’operazione Aemilia, la più imponente contro la cosche calabresi nel nord Italia, e in Emilia Romagna in particolare, con il suo carico di 117 richieste di custodia cautelare che hanno coinvolto mafiosi, imprenditori, professionisti, politici, giornalisti e persino personale delle forze dell’ordine. È stato svelato un vero e proprio sistema criminale al punto che – usando le parole del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti – “quella che una volta era orgogliosamente indicata come una Regione costituente modello di sana amministrazione...

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Firma la petizione No Bretella

27 Febbraio 2015 di
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Ambiente e Beni Comuni, Bretella Campogalliano - Sassuolo, Comunicati

Rifondazione Comunista Emilia Romagna aderisce alla petizione popolare per dire No alla Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo promossa da Legambiente Modena e altre realtà associative e politiche. Cosa prevede l’opera? 15,5 km a 4 corsie adiacenti al fiume Secchia 1 casello 1 area di servizio 2 attraversamenti sul fiume Secchia 11 viadotti 4 gallerie 8 svincoli 10 cavalcavia 23 sottopassi 26 muri di sostegno delle rampe Perché è importante aderire alla petizione? Perché non si tratta solo della problematica legata a questa grande opera, ma riguarda in generale tutte le concessioni autostradali che il Governo vorrebbe riassegnare senza gara come previsto nell’art. 5 dello SBLOCCA ITALIA. Bloccare questa iniziativa del Governo significa quindi mettere in discussione non solo la bretella ma anche l’autostrada Cispdana e, più in generale, uno dei capisaldi dello Sblocca Italia. Scarica il volantino informativo della...

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L’Emilia è terra di mafia, ma c’è chi non la vede...

26 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Partito

L’EMILIA È TERRA DI MAFIA, MA IL SINDACO DI FINALE EMILIA FERIOLI DICE DI NON VEDERLA. PAROLE CHE CONFERMANO L’INADEGUATEZZA A RICOPRIRE IL RUOLO DI SINDACO Mentre la relazione della Direzione Nazionale Antimafia parla di Emilia come terra di mafia il sindaco di Finale Emilia dice che la mafia nel suo Comune non la vede. Le dichiarazioni di Ferioli in un’intervista al Carlino dimostrano una volta di più l’approssimazione con cui ha gestito un settore delicato come quello dei lavori pubblici: leggendo l’intervista, Ferioli non ha visto nulla, non si è accorto di niente, non ha vigilato. Se a tutto questo aggiungiamo che ha sempre fornito risposte liquidatorie a tutti coloro che DA ANNI ponevano problemi, è del tutto evidente la sua totale inadeguatezza a ricoprire un ruolo che richiede al contrario forte senso...

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L’acqua non è del sindaco ma dei cittadini

20 Febbraio 2015 di
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Ambiente e Beni Comuni, Comunicati, Partito

SABATO 21 FEBBRAIO TUTTI A BOLOGNA ALLA MANIFESTAZIONE PER L’ACQUA PUBBLICA. Sabato 21 febbraio Rifondazione Comunista sarà a Bologna al presidio promosso dai Comitati Acqua Bene Comune dell’Emilia Romagna contro la vendita della maggioranza pubblica di Hera e la definitiva privatizzazione dei servizi pubblici locali. Sarà un’occasione per ricordare al presidente Bonaccini, al sindaco Merola e a tutti i sindaci emiliano-romagnoli che, con il referendum del 2011, la maggioranza degli italiani ha scelto che l’acqua deve essere pubblica e gestita senza alcun lucro. Sarà un’occasione per denunciare come, attraverso il combinato disposto di Sblocca Italia e Legge di Stabilità, il governo Renzi torna a indicare la vecchia strada delle privatizzazioni dell’acqua e dei servizi pubblici locali. Una strada che i sindaci dell’Emilia Romagna intendono percorrere cedendo le quote pubbliche di Hera e scendendo addirittura...

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No alla privatizzazione di AIMAG

19 Febbraio 2015 di
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Ambiente e Beni Comuni, Comunicati, Partito

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DI AIMAG. RIPARTIRE DAL REFERENDUM. Il 23 febbraio i sindaci dei 21 comuni soci di Aimag si incontreranno per discutere del futuro della società. Le ipotesi sul tavolo sembrano due: la prima, di cui si parla da mesi, è la fusione con Hera, che è già presente in Aimag con una partecipazione del 25% nel capitale, la seconda è quella di “Piacere Aimag”, una cordata di imprenditori locali che si propone come partner per la costituzione di una società mista pubblico-privato. Un assetto societario, che secondo gli imprenditori di “Piacere Aimag” risalderebbe il radicamento territoriale dell’azienda salvaguardando nello stesso tempo il ruolo di indirizzo dei soci pubblici. Legami territoriali e ruolo dei comuni che si perderebbero se si decidesse di confluire in Hera, una azienda quotata in borsa che opera in...

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Bonaccini tieni giù le mani dalla sanità pubblica...

13 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Diritti, Partito, Sanità e Salute

BONACCINI TIENI GIU’ LE MANI DALLA SANITA’ PUBBLICA Privatizzazioni e tagli: è questa la tanto annunciata innovazione che Bonaccini vuole portare nella sanità emiliano-romagnola, e troverà la massima opposizione di Rifondazione Comunista. L’intenzione degli assessori Venturi e Gualmini di aprire le porte della sanità pubblica emiliano-romagnola ai privati è inaccettabile e indica come la nuova giunta regionale si muova seguendo la stessa politica di privatizzazioni del governo Renzi. L’assessore Venturi accusa i sindacati a superare “pregiudizi e ideologie” e la vicepresidente Gualmini ritiene la privatizzazione “una via obbligata”. Venturi è un amministratore paradossale: sceglie l’Azienda Usl quando si tratta di decidere tra l’indennità da assessore e lo stipendio (più alto) da dirigente della sanità pubblica, ma fa l’elogio dei privati quando si tratta di noi cittadine e cittadini. La realtà è che vittima dell’ideologia...

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Quanto costa e chi paga l’Autostrada Cispadana?...

12 Febbraio 2015 di
in
Ambiente e Beni Comuni, Autostrada Cispadana, Comunicati

Vediamo come stanno le cose: – La realizzazione dell’autostrada cispadana è stata affidata nel 2006, con un project financing, ad Autostrada Regionale Cispadana (ARC), un consorzio di imprese capeggiato da Autobrennero per un importo di 1 miliardo 170 milioni di €. Nel frattempo il costo per la realizzazione dell’opera è lievitato a 1 miliardo 308 milioni di € e Coopsette, uno dei soci di ARC, è addirittura fallito. – Nello schema di project financing la realizzazione dell’autostrada cispadana prevede un costo a carico della Regione di 179 milioni di €. – A questo denaro la Regione deve aggiungere una spesa di 300/350 milioni di euro necessari per le opere complementari ritenute indispensabili dai Sindaci dei Comuni interessati per adeguare la viabilità locale. Impegno assunto verbalmente dall’Assessore regionale Peri in occasione della Conferenza dei Servizi...

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Atene chiama, Modena risponde

12 Febbraio 2015 di
in
Comunicati, Partito

DALLA PARTE GIUSTA. È CAMBIATA LA GRECIA, CAMBIAMO L’EUROPA Sabato 14 febbraio scenderemo in piazza a Roma, come ha fatto il popolo greco in questi giorni a sostegno del suo governo. Lo faremo perché riteniamo inaccettabile che un’istituzione finanziaria dell’Unione Europea, la BCE, possa incidere così fortemente nella politica di un paese sovrano come la Grecia, rifiutando di dilazionarne il debito e mantenendo in questo modo le condizioni che l’hanno portata al collasso. La BCE, per mano dei falchi del rigore tedesco, bastona la Grecia, un paese che ha appena legittimato con le elezioni politiche il governo Tsipras, e votando un programma molto chiaro, ha chiesto la fine dell’austerità. Noi scendiamo in piazza perché siamo convinti che il voto delle/i cittadine/i, ovvero la democrazia, abbia un peso maggiore di un diktat finanziario di qualsivoglia...

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