CPN del 20-21/12/2014 – Documento approvato

21 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Partito

Documento approvato dal CPN del 20 e 21 dicembre 2014 I compiti di Rifondazione Comunista nella ripresa delle lotte sociali Lo sciopero generale del 12 dicembre scorso segna un decisivo punto di passaggio per la vicenda politica e sociale del paese. Dopo anni in cui l’attitudine concertativa dei vertici sindacali aveva consegnato alla passività e alla rassegnazione milioni di lavoratrici e lavoratori, il successo dello sciopero generale e il suo essere inserito in un contesto di mobilitazioni articolato e generalizzato ci parla di una diffusa disponibilità al conflitto. Lo sciopero generale ha una valenza sociale e sindacale, e al tempo stesso direttamente politica. In primo luogo rimette al centro del dibattito del paese il conflitto di classe, presupposto indispensabile per la costruzione dell’alternativa. In secondo luogo il fatto che lo sciopero generale sia avvenuto...

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Cambia la Grecia, Cambia l’Europa

20 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Partito

Dopo l’annuncio delle elezioni anticipate in Grecia e la possibile vittoria di Syriza è iniziata una campagna di pressione internazionale nei confronti dei greci per modificarne le intenzioni di voto. Leggi qua il programma di Syriza. Firma e fai firmare l’appello per il diritto dei greci a scegliere liberamente il proprio futuro, e a scegliere con Syriza l’alternativa alla Troika e al liberismo: www.cambialagrecialeuropa.eu La Grecia ha fatto in questi anni da cavia per la cancellazione dello stato sociale e dei diritti democratici in Europa. I pacchetti di “salvataggio” dei memorandum hanno salvato solo le banche tedesche ed europee, impoverito la gente e aggravato la disoccupazione rendendola di massa. Le conseguenze delle politiche della Troika smentiscono tutte le falsità usate per imporre l’austerità in Europa. Il Paese è ridotto allo stremo, il popolo ai...

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Sciopero generale del 12 dicembre. Prc in piazza

10 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Lavoro

Rifondazione Comunista di Modena sarà presente al corteo indetto da Cgil e Uil per lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre. Ci saremo perché sono sbagliate le misure contenute nel Jobs Act e nella Legge di stabilità poiché aggravano, anziché risolvere, i problemi legati alla crisi. Renzi, che ha costruito le sue fortune in nome dei giovani, sta distruggendo il futuro delle nuove generazioni: con il jobs act vuole precarizzare definitivamente il lavoro e la vita delle persone e vuole cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori, a partire dall’art.18, perché chi lavora sia sempre sotto ricatto. Vuole un lavoro povero e senza diritti, e per questo introduce la possibilità per l’azienda del demansionamento e la videosorveglianza dei lavoratori. È inoltre preoccupante il contesto nel quale il segretario/premier pensa di ingabbiare le relazioni con...

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Le nostre proposte per la ricostruzione

8 Dicembre 2014 di
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Comunicati, L'Altra Emilia Romagna, Ricostruzione Post Sisma

Superamento della struttura commissariale e una serie di proposte concrete per accelerare la ricostruzione privata. Sono queste le misure che la lista L’Altra Emilia Romagna, attraverso il candidato Stefano Lugli, avanza per i territori della bassa modenese. A 30 mesi dal sisma il processo di ricostruzione deve rientrare nell’ambito delle attività ordinarie della Regione e superare il ruolo emergenziale della struttura commissariale che, in quanto tale, sottrae al consiglio regionale e alla stessa giunta il ruolo di indirizzo politico e controllo del più grande cantiere d’Italia e d’Europa per assegnarlo in via esclusiva ad un commissario identificato con il presidente della Regione. Il mantenimento dello stato di emergenza stabilito per legge non deve essere automaticamente collegato all’affidamento alla struttura commissariale di ogni competenza legata alla ricostruzione. I dati ci dicono che ad oggi sono...

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No al Jobs Act

5 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Diritti, Lavoro

L’Altra Emilia Romagna esprime sdegno e contrarietà al Job’s Act che il Governo ha fatto approvare ponendo la fiducia ed esautorando così, ancora una volta, il Parlamento. Nonostante gli annunci del governo il Job’s Act si appresta a sferrare l’ultimo attacco ai diritti e alle tutele residue dei lavoratori. L’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti elimina la possibilità per i neo assunti di richiedere il reintegro nel posto di lavoro anche nei casi in cui il licenziamento venga ritenuto illegittimo. La retorica renziana, tutta tesa a raccontare la riforma come una svolta epocale che darà nuovi posti di lavoro alle giovani generazioni, si scontra con un provvedimento che renderà la carriera professionale dei neo-assunti appesa alla buona o cattiva volontà degli imprenditori e che cancella, di fatto, i diritti delle lavoratrici...

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Giù le mani dalle azioni Hera

4 Dicembre 2014 di
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Ambiente e Beni Comuni, Comunicati

Muzzarelli tieni giù le mani dalle azioni Hera. È questo l’appello che il comitato modenese de L’Altra Emilia-Romagna lancia al sindaco Muzzarelli che, come il suo collega di Bologna Merola, è pronto a vendere le azioni Hera in capo al Comune per fare cassa e ripianare così i pesanti tagli al bilancio del Comune a seguito della finanziaria del premier Renzi. Peccato che le azioni Hera non siano di proprietà di Muzzarelli e che il referendum sui beni comuni del 2011 abbia detto chiaramente che i servizi pubblici essenziali, a partire dal servizio idrico e dal ciclo dei rifiuti, devono essere gestiti dal pubblico e senza scopo di lucro. La vendita delle azioni Hera è la diretta conseguenza degli effetti perversi della legge di stabilità – spiegano dal Comitato Tsipras – che dispone che...

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Ancora niente Zone Franche Urbane in finanziaria

2 Dicembre 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Alla richiesta del neo governatore Bonaccini di avere le zone franche urbane per i comuni colpiti dal sisma e dall’alluvione il governo risponde picche. L’illusione di avere una fiscalità di vantaggio è durata appena 24 ore, giusto il tempo per gli annunci di rito da parte di Bonaccini e del Ministro Poletti all’assemblea della CNA di Mirandola il sabato per essere poi smentiti la domenica, quando la finanziaria approvata dal Senato non la prevede. Inizia col piede sbagliato la gestione post sisma di Bonaccini, perché questo territorio non può più vivere di annunci puntualmente smentiti ma pretende fatti concreti.   E non ci convince nemmeno l’annuncio che vede lo stessoBonaccini come nuovo commissario per la ricostruzione. Nulla da dire sulla persona, che misureremo nei fatti concreti, ma a nostro avviso occorre avviare un processo che...

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Sisma: Che fare dopo il rapporto Ichese

17 Aprile 2014 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Il rapporto Ichese ci consegna molti dubbi sui legami tra attività estrattive e sisma, ma ci consente anche di riflettere sulle scelte da assumere per il futuro di questo territorio, a partire da un assunto: basta con lo sfruttamento del suolo. E questo vale non solo per il sottosuolo, con lo stop allo sfruttamento e alla ricerca di idrocarburi sul nostro territorio, ma anche per infrastrutture e progetti impattanti in programma sul suolo, che devono essere fermati e rivisti. Quindi stop a inutili autostrade come la Cispadana o la bretella Campogalliano-Sassuolo per passare ad una mobilità sostenibile, perché investire in viabilità su gomma significa continuare la dipendenza dal petrolio e dalle attività di ricerca petrolifera. Stop definitivo allo stoccaggio gas di Rivara per l’ovvio pericolo sismico. Stop all’incenerimento come metodo per la produzione di...

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La fecondazione eterologa e i censori

11 Aprile 2014 di
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Comunicati, Diritti

Una vittoria, quella della possibilità anche in Italia di ricorrere alla fecondazione eterologa, che ha un sapore amaro, come sempre accade con le lotte che riguardano i diritti della persona. Ci sono sempre limiti, vincoli, eccezioni, sempre l’arroganza del potere ecclesiastico si allarga come un’ombra densa e appiccicosa sulla vita delle persone. La fecondazione eterologa è permessa ma solo in caso di sterilità. E certo, non si poteva perdere l’occasione di mettere i puntini sulle i e di evitare che un diritto sia tale fino in fondo, sia tale, cioè, per tutte e per tutti. Quindi, procreazione ancora negata alle coppie omosessuali e a tutte le persone che non rientrano nei canoni prefissati. Esattamente come accade con l’aborto, possibile per legge ma impossibile se la maggioranza dei medici sono obiettori, con il divorzio, che...

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