La lotta dei lavoratori uniti paga sempre: sbloccati i pagamenti in Ausl Modena...

6 Novembre 2018 di
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Comunicati, Lavoro, Sanità e Salute

E’ passato poco più di un mese dall’avvio della vertenza con l’Azienda Usl di Modena, alla quale Rifondazione Comunista ha dato il suo appoggio, e oggi è stato raggiunto l’accordo per lo sblocco dei pagamenti previsti dal contratto aziendale. Ad annunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno guidato la protesta dei lavoratori. L’accordo prevede che il pagamento del saldo di produttività riferito al 2017 avvenga immediatamente con accredito in banca il 12 novembre. Le progressioni economiche orizzontali verranno pagate, con anche gli arretrati, con la busta paga ordinaria che verrà emessa il 27 novembre. E’ stata raggiunta anche l’intesa per lo sblocco del rateo mensile della produttività, con un accordo che salvaguarda la rateazione su base mensile con i criteri fino ad ora utilizzati. Quindi non ci sarà nessun sistema...

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I ritardi dell’Ausl non penalizzino i lavoratori...

27 Ottobre 2018 di
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Comunicati, Lavoro, Sanità e Salute

I ritardi della direzione aziendale Ausl Modena non possono penalizzare più di 4.000 lavoratori   Apprendiamo dai comunicati congiunti delle sigle sindacali FP-CGIL FP-CISL UIL-FPL che la Direzione Azienda USL di Modena non intende rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione del contratto aziendale del 19 luglio scorso. Più di 4.000 lavoratori appartenenti al comparto sanità, quindi infermieri, tecnici sanitari, autisti di ambulanze, assistenti sanitari ecc… non percepiranno il saldo della produttività 2017. Da ottobre si troveranno in busta paga da 90 a 160 euro medi in meno, non potranno accedere al passaggio di fascia per il quale hanno sostenuto una selezione interna basata su anzianità e test di conoscenza professionale e non vedranno pagato il bonus che l’Azienda aveva garantito a fronte delle eccellenti performances ottenute nel 2017, certificate anche dall’Assessorato alla Sanità...

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Punti nascita, Governo e Regione sono sicuri che la chiusura sia la strada giusta?...

30 Ottobre 2017 di
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Comunicati, Sanità e Salute

Registriamo con tristezza e preoccupazione il primo caso di complicanze gestazionali che avviene dopo la chiusura del punto nascita di Pavullo. Una giovane madre di Pavullo è stata ricoverata d’urgenza a Sassuolo a causa del distacco della placenta. Nonostante il cesareo eseguito il neonato è morto, e a lei e alla sua famiglia vanno le nostre condoglianze e il nostro abbraccio in questo momento di dolore. Leggiamo, nel comunicato dell’Ospedale di Sassuolo che “la tempestività dell’intervento del 118 e la presenza dell’équipe specialistica dell’Ospedale di Sassuolo hanno consentito di poter mettere in atto tutte le più idonee procedure per salvaguardare le condizioni cliniche della mamma, da cui dipendono quelle fetali, nei tempi e nel luogo più idoneo per l’assistenza di entrambi.” L’Ospedale aggiunge che l’accaduto “conferma quanto, nonostante le tante semplificazioni o peggio strumentalizzazioni...

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No alla chiusura del punto nascita di Pavullo e alla guerra tra poveri in sanità...

9 Ottobre 2017 di
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Comunicati, Diritti, Sanità e Salute

Se la montagna piange la bassa non ride. La decisione di lasciare aperto il punto nascita di Mirandola non è una vittoria ma solo una tregua Nel 2016 il punto nascita di Pavullo non ha raggiunto il numero di 500 parti/anno, il parametro fissato come minimo per garantire gli standard richiesti per gestire un parto in sicurezza. Mentre le ricerche psicosociali sono intente a sviluppare e addirittura a superare  il concetto di benessere, le politiche del welfare continuano la loro folle corsa verso la cultura del malessere, tendendo sempre di più a ricondurre tutto ai numeri. Le lotte delle donne negli anni ’70 e ’80 avevano ottenuto eccellenti esperienze per la cura e la gestione di uno dei momenti più importanti nella vita di ogni persona, la nascita. L’atto del generare, il momento del...

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